Si è tenuto questa mattina in Provincia un incontro fra il Presidente della Provincia Marino Fiasella, l'Assessore provinciale alla formazione professionale, Paola Sisti, il sen. Luigi Grillo, l'on. Andrea Orlando, i sindacati e i patronati aderenti al CEPA (INAS, ACLI, INCA e ITAL) a proposito della riscossione di ingenti cifre che l'INPDAP esige avendo vinto l'appello alla Corte dei Conti Centrale per la restituzione di una percentuale di reversibilità percepita da alcuni pensionati a partire dal 31 dicembre 2006.
La questione è la seguente: in base ad alcuni articoli contenuti nella finanziaria 2007, che ha dato una 'interpretazione autentica' ad una norma risalente a un decennio prima, 270 pensionati - vedove spesso in età avanzata con pensioni di modesta entità - si trovano a dover restituire all'INPDAP una percentuale di reversibilità percepita negli anni passati - con importi variabili anche superiori ai 150 euro mensili.
La direzione dell'INPDAP spezzina ha inviato a ciascun interessato la determina di indebito, con seguente comunicazione che, per la riscossione del debito, ciascun pensionato vedrà decurtarsi la pensione di un quinto per i prossimi 5 anni, oltre a dover corrispondere all'Ente qualche decina di migliaia di euro in tempi brevi. La restituzione di somme a quattro zeri si rivela talvolta impossibile per i pensionati, così come la decurtazione della pensione rischia di minarne l'equilibrio economico e sociale: si tratta infatti di persone spesso sole, che con una pensione già minima devono arrivare a fine mese, magari dovendo far fronte a spese di affitto, cure mediche, ecc.
I partecipanti all'incontro hanno condiviso la necessità di risolvere il problema, percorrendo tutte le strade possibili per arrivare ad una soluzione tempestiva, efficace e meno lesiva per i pensionati coinvolti. Provincia, Sindacati, Patronati e Parlamentari si faranno carico, ciascuno per le proprie competenze, di effettuare ulteriori verifiche e individuare il percorso da intraprendere.
