Presentato in Provincia il convegno del 20 novembre sul fenomeno della prostituzione
Questa mattina in Provincia Donatella Ferrari (Assessore provinciale alle Pari Opportunità), Cinzia Aloisini (Assessore alle Pari Opportunità del Comune della Spezia) e Antonella Guastini (Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Sarzana) hanno introdotto alla stampa i contenuti del convegno "Tratta... la schiavitù del nuovo millennio..." che si svolgerà il 20 novembre alle 16,30 nella Sala del Consiglio Provinciale.
"Con questo convegno - ha dichiarato l'Assessore Ferrari - intendiamo riportare l'attenzione sul delicato tema della prostituzione e sulle storie di giovani donne, spesso originarie di luoghi poverissimi, che sono costrette alla vita di strada da organizzazioni criminali. Purtroppo oggi giorno sembra che la prostituzione sia solo un problema di ordine pubblico e si tende a sottovalutare la lotta alle organizzazioni criminali che vi stanno dietro. Spesso gli educatori di strada ci raccontano storie tristissime d i povertà, di violenze e ricatti ai danni di giovani donne che lottano per sopravvivere. Il senso della giornata che abbiamo organizzato il 20 novembre è quello di riflettere insieme su queste tematiche ed interrogarci sulle eventuali soluzioni."
Cinzia Aloisini ha a sua volta sottolineato che "l'idea del convegno nasce proprio dalla volontà di proporre una riflessione comune su un tema spesso amplificato dai mass media che lo trattano come un fenomeno di costume o come scoop di cronaca. Noi vogliamo invece aggiungere un elemento di riflessione sul prezzo altissimo pagato da queste persone, prive della libertà di scelta. Le Istituzioni lavorano in maniera costante per strappare dalla strada le ragazze e ridare loro una dignità, benché ci siano poche risorse finanziare su cui investire."
"Credo che si debbano risvegliare le coscienze - ha proseguito Antonella Guastini - che si sono sopite su temi come questo. Anche lo sguardo femminile si è appannato e sono spesso le donne che a gran voce chiedono ordine e pulizia. Quello che invece ci dobbiamo domandare è: che cos'è l'uomo del 2010? La domanda impone necessariamente una riflessione sul fatto che spesso la persona cosiddetta "normale" è cliente di stupri e violenze."