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Nota Stampa - 23.01.2012

L'OLOCAUSTO DIMENTICATO - Domani in Provincia lo spettacolo teatrale con Pino Petruzzelli

Domani 24 gennaio alle ore 10,30 nella Sala del Consiglio provinciale inizia il percorso di celebrazione della "Giornata della Memoria" cui quest'anno la Provincia della Spezia ha dedicato un intero mese.
Il primo appuntamento è con lo spettacolo di e con Pino Petruzzelli "L'olocausto dimenticato" a cura del Centro Teatro Ipotesi in collaborazione con Teatro Stabile di Genova. Uno spettacolo toccante che racconta l'uccisione di più di 500.000 rom e sinti nei campi di sterminio nazisti. Una storia dimenticata. Una storia non ancora scritta.
 
"...se è atroce quello che è accaduto, ancora più atroce sarebbe dimenticare: bisogna rammentare e far conoscere che nei lager accanto ai triangoli gialli di sei milioni di ebrei  c'erano quelli rosa degli omosessuali, quelli rossi degli oppositori politici e quelli neri  degli 'arianissimi' zingari che hanno pagato con più di mezzo milione di vittime il loro essere zingari. Pino Petruzzelli dà vita a un canto civile e disperato contro una delle più orribili  malattie dell'anima: il razzismo." Questa la descrizione dello spettacolo apparsa sul quotidiano IL CORRIERE DELLA SERA. 
 
L'ingresso allo spettacolo è gratuito.  

Pino Petruzzelli:  
Scrittore e attore, Pino Petruzzelli nasce a Brindisi e, dopo gli studi a Roma, lavora per mettere la cultura al servizio di importanti cause sociali, andando a conoscere in prima persona le realtà che poi racconta. Fonda il Centro Teatro Ipotesi, che si occupa di temi legati al rispetto e alla conoscenza delle culture, e parte per un viaggio che non è ancora terminato. La prima meta sono le riserve degli Indiani Pueblo in Nuovo Messico poi, per anni, attraversa le nazioni dell'area mediterranea vivendo come e con le persone che incontra. Da questi viaggi nascono spettacoli in cui racconta la profonda umanità di chi è costretto a vivere situazioni difficili. Scrive Piccolo viaggio lungo il Mediterraneo e, con il giornalista Massimo Calandri, Marocco, Albania e Il G8 di Genova. Nel 2004 scrive Grecia e Zingari: l'Olocausto dimenticato (coprodotto dal Festival di Borgio Verezzi e trasmesso dalla trasmissione Terra! di Canale 5). Nel 2005, con Predrag Matvejevic' e Massimo Calandri, scrive Periplo Mediterraneo, un testo che racconta la vita di chi, in un Mediterraneo tutt'altro che pacificato, vive sulla propria pelle gli orrori della grande Storia. Nel 2006 con L'olocausto di Yuri racconta le responsabilità che ebbero scienza e medicina durante il nazismo (anch'esso trasmesso da Terra!). Nel 2007 percorre l'Italia di chi vive lavorando la terra e, dagli appunti di quel viaggio, nasce lo spettacolo Di uomini e di vini (che diventa anche un libro) dedicato alla vita e alla fatica dei vignaioli. Nel 2008 mette in scena Con il cielo e le selve tratto dal libro Uomini, boschi e api di Mario Rigoni Stern. La cultura rom e sinta, nel personale percorso dell'autore, è l'ultima tappa di un'erranza iniziata vent'anni prima. A giugno 2008 esce il libro Non chiamarmi zingaro, edito da Chiarelettere. In occasione della Giornata della Memoria 2009 mette in scena Ritorno al lager.

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