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Nota Stampa - 03.01.2012

Fiasella su querelle del Pontile Enel

"Un po' di chiarezza e coraggio. Chiediamo all'azienda di cambiare sistema di aspirazione delle polveri. Questa è la battaglia vera."

"Tiene banco da qualche giorno la discussione sul rinnovo della concessione ad Enel Produzione s.p.a. per l'utilizzo del Pontile. Oggetto della querelle è di fatto la pretesa da parte dell'azienda fornitrice di energia elettrica di tenere la concessione del pontile che in passato consentiva di trasportare il carbone dal deposito alle navi per poi trasferirlo ad altre centrali liguri come quelle ubicate a Genova e Vado Ligure. Ad oggi però non ci sono altre centrali in Liguria alimentate a carbone e la richiesta di Enel mi pare più un pretesto per il mantenimento di un diritto acquisito che non una esigenza reale. Credo che l'oggetto vero della discussione e il punto politico significativo sia in realtà un altro. E' in atto una importante riorganizzazione del porto della Spezia che prevede, tra le altre cose, la realizzazione di un'infrastruttura che obbligherà Enel ad investire nella costruzione di un nuovo nastro trasportatore. L'obiettivo che dobbiamo porci, come più volte ribadito dalla Provincia all'interno dei tavoli tecnici nella persona dell'ing. Riccardo Serafini, è quello di  risolvere la questione legata alla movimentazione delle polveri che creano un grande disagio ai cittadini residenti nel Levante ed impegnare il Ministero dell'Ambiente al fine di realizzare un diverso sistema di scarico delle ceneri. Dobbiamo necessariamente passare dall'attuale metodo che prevede l'utilizzo di benne, con grande dispersione di polveri,  ad un sistema pneumatico di aspirazione che ci consentirebbe di risolvere il problema più volte sollecitato dai cittadini alle Istituzioni locali. Ecco dunque delinearsi la vera questione che sottende la vicenda Enel che non è certo la concessione di un pontile ma la necessità di impegnare l'azienda ad un investimento serio in termini di salvaguardia dell'ambiente. Dobbiamo chiedere a Enel che investa in nuovo sistema di scarico delle polveri: questa è la battaglia vera, quella del pontile è una finta battaglia. Vado oltre affermando con altrettanta chiarezza che Enel è in debito con la  città, sul cui territorio continua lavorare avvalendosi di una vecchia autorizzazione poiché inadempiente rispetto alla normativa vigente dal 2008 che prevede l'obbligatorio ottenimento dell'AIA. Proprio in questo inaccettabile ritardo sorge la seconda questione "vera" che riguarda la vicenda Enel alla Spezia. Dopo querelle di tavoli tecnici che si sono susseguiti, stiamo ancora attendendo che il Ministero nomini una nuova Commissione per la definizione della procedura di AIA stabilita dal Decreto Legge 152 del 2007 che affida al Ministero stesso le competenze relative alle grandi centrali ed alla Provincia quelle per i piccoli impianti. Se da un lato la Provincia avviò la procedura entro i sei mesi  stabiliti dal Decreto assistiamo invece ad un ritardo inaccettabile per quanto riguarda la centrale della Spezia. Al Ministero dunque dobbiamo chiedere senza esitazioni e con determinazione tempi certi. In questo la Provincia, finché ci sarà, sarà impegnata esercitando fino all'ultimo giorno il proprio ruolo." 

Marino Fiasella, Presidente della Provincia della Spezia

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