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Comunicato Stampa - 07.08.2007

Una legge che disciplina gli itinerari liguri dei gusti e dei profumi per un tipo di turismo integrato

La Regione Liguria lo scorso marzo ha emanato una legge (Legge regionale 21 marzo 2007, n13) per promuovere la realizzazione di Itinerari dei gusti e dei profumi in Liguria e per il riconoscimento delle enoteche regionali e disciplinare gli interventi a favore della ricettività diffusa al fine di valorizzare tutti i vari settori del territorio ligure.
Proprio attraverso la creazione e la promozione di itinerari e percorsi a valenza gastronomica, ambientale, culturale, agricola che rispettino le caratteristiche del territorio e ne esaltino gli elementi artistici ed architettonici , il patrimonio storico, i prodotti tradizionali di qualità e gli aspetti naturalistici, è possibile favorire e incentivare un turismo di tipo "integrato".
Ogni itinerario deve comprendere un'area vasta con una superficie superiore a 800 kmq ed un insieme di percorsi che comprendano territori eterogenei e caratterizzati da elementi di tipicità ambientali, culturali,storici, artistici, alimentari.
La legge vuole altresì valorizzare le produzioni tipiche , i prodotti agricoli, ittici, le produzioni del bosco e del sottobosco, le produzioni enologiche, le attività artigianali e le manifatture locali e introduce una importante misura per il recupero dei centri storici, nello specifico attraverso la realizzazione di piccole strutture ricettive ricavate dal ripristino di fabbricati rurali.

"La legge sugli Itinerari dei gusti e dei profumi - commenta l'Assessore provinciale Federico Barli, rappresenta una grande opportunità perché la creazione degli itinerari permette di far conoscere e valorizzare soprattutto l'entroterra dove gli aspetti paesaggistici, culturali, storici, gastronomici sono di solito meno conosciuti rispetto alla costa.
Ci troviamo davanti ad un modo di far turismo capace di unire svariati elementi per far si che la vacanza possa anche essere un'opportunità di conoscenza profonda di un luogo con tutte quelle che possono essere le sue peculiarità ambientali, storiche, culturali e le sue tradizioni eno-gastronomiche.
L'Amministrazione provinciale si sta già muovendo per promuovere l'istituzione di un Comitato Promotore, che partendo tra gli altri dal consorzio del biologico, dall' enoteca pubblica, etc.. e che interagiranno con imprese, organizzazioni, associazioni, soggetti pubblici e privati interessati, avrà il compito di costituire, realizzare e gestire il Progetto dell'Itinerario che per la nostra provincia, vista la dimensione di almeno 800 kmq che deve avere l'area compresa nell'itinerario, potrà essere uno solo.
Si ha in questo modo l'occasione di unire e creare collegamenti tra gli operatori del turismo, dell'agricoltura, dell'ambiente, delle produzioni alimentari, delle attività produttive e dell'edilizia in una logica di "fare sistema" sia per creare una sinergia tra tutti coloro che operano, a vario titolo, nel territorio sia per darne all'esterno un'immagine coordinata ed organica."

 
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