In occasione del 66° anniversario dell'eccidio del Monte Barca si è tenuta sabato scorso la commemorazione dei 27 giovani partigiani caduti nel luglio del 1944 per difendere la libertà e la democrazia.
A commemorare i caduti erano presenti le associazioni partigiane e le autorita' locali: sono intervenuti Dino Bologna, presidente del consiglio provinciale di Massa Carrara e Giovanni Destri presidente del consiglio provinciale della Spezia, oltre ai familiari dei caduti e ai partigiani delle sezioni ANPI locali che hanno portato le loro testimonianze e i loro ricordi.
L' eccidio avvenuto sul Monte Barca è stato uno degli eventi più cruenti e importanti di tutta la storia della resistenza della nostra zona. Come ha spiegato Giovanni Destri, l'eccidio del Monte Barca "non può essere considerato un avvenimento locale, per l'importanza dell'azione repressiva, per il considerevole impiego di forze nemiche, per la variegata estrazione dei partigiani caduti...a dimostrazione dell'importanza e della consistenza dell'organizzazione partigiana in Lunigiana, dove esisteva una tradizione antifascista di lungo corso, forgiata nei luoghi di lavoro - nelle officine spezzine, nelle miniere di Vallescura e Luni, nelle cave di Carrara e Massa - e che in queste zone si ritrovava non solo per questioni di sicurezza ambientale, ma anche e soprattutto per un tessuto sociale e politico di sostegno e solidarietà che qui aveva radici profonde..."
La commemorazione si è conclusa con la cerimonia di deposizione delle corone ai vari cippi: luoghi di incontro, di memoria e di imperituro ricordo.