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COMUNICATO STAMPA - 04/02/2010

La Provincia tra green economy e difesa delle biodiversità

La Provincia della Spezia istituisce l'albo degli Agricoltori Custodi e dą il via ad un censimento per individuare nuove varietą vegetali a rischio di scomparsa. Da tempo, attraverso progetti pilota e sperimentali, si sta censendo e tutelando il patrimonio di biodiversitą del territorio spezzino. La Provincia promuove a tal fine  la figura dell'agricoltore custode e i progetti che in questi anni sono stati realizzati sul territorio. L'idea č quella di realizzare una vera e propria banca dati consultabile on line che identifichi le piante "madri" della biodiversitą spezzina. Nel frattempo, grazie ad una collaborazione con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, č stato avviato il percorso di moltiplicazione del patrimonio censito fino ad oggi e si parte con le vecchie varietą di fruttiferi che verranno affidate a nuovi agricoltori custodi che si impegneranno a tutelarle e a garantirne la produzione. 
"Abbiamo dato vita ad un progetto di ricerca -  dichiara l'Assessore provinciale all'Agricoltura Federico Barli - che si inserisce nell'ambito della riqualificazione delle aree rurali Spezzine e si pone l'obiettivo di rafforzare le risorse agricole e umane locali, proponendole come una risorsa economica importante per la crescita del territorio. La Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa attraverso il Progetto Pilota sulla Valorizzazione della Montagna Spezzina e il Progetto Orto Botanico Biologico di Sesta Godano ha documentato minuziosamente l'importante patrimonio fruttifero locale. Sono convinto che recuperare e diffondere le vecchie varietą autoctone significhi accendere il motore di un'economia fondata sulla sostenibilitą e il rispetto per l'ambiente. La green economy del nostro territorio da segnali di crescita molto positivi, testimoniati anche dalla grande attenzione rivolta dai turisti alle nostre eccellenze enogastronomiche e dal numero degli agriturismi e in generale delle attivitą che ruotano attorno alle filiera dei prodotti tipici, oltre all'incremento delle richieste di riconoscimento DOP e IGP."

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