Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso di ATO Idrico e ACAM Acque
L'Ato Idrico della Spezia ha visto riconosciuta dal Consiglio di Stato la legittimità della tariffazione dell'acqua per le seconde case nel Comune di Levante e limitrofi rivieraschi.
Andiamo per ordine: la vicenda comincia l'anno scorso, in particolare nel mese di febbraio 2008 quando il TAR Liguria accoglie il ricorso presentato da alcuni abitanti di Levanto che avevano impugnato la determinazione dell'ATO Idrico sulla tariffazione dell'acqua per le seconde case.
La tariffa definita dall'ATO, infatti, e applicata dal gestore ACAM, prevedeva per le seconde case una quota variabile in rapporto ai consumi effettivi, e una quota fissa che per le seconde case era maggiore in funzione della loro posizione, ovvero più alta per le seconde case in Riviera, minore nell'entroterra spezzino.
ATO Idrico però, rappresentato e difeso dall'avvocato Piero Barbieri, e ACAM Acque hanno deciso a loro volta di impugnare la sentenza del TAR e il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso.
"Attendiamo di conoscere nel dettaglio le motivazioni del Consiglio di Stato - dichiara l'Assessore provinciale all'ambiente, Giulia Micheloni, presidente di ATO Idrico - La decisione però risponde a criteri di buon senso: ACAM fa maggiori investimenti nei Comuni rivieraschi perché nei mesi estivi, già critici per l'approvvigionamento dell'acqua, le richieste di fornitura aumentano in maniera esponenziale a causa dei molti villeggianti che utilizzano le seconde case di residenza. E' sensato quindi che la tariffazione dell'acqua, che prevede una quota fissa praticamente uguale per tutto il territorio provinciale, per le seconde case ubicate in Riviera sia invece maggiore rispetto all'entroterra."