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COMUNICATO STAMPA - 20/06/2009

presidente bononi landi ratti

1923: nasce la Provincia della Spezia, ma "dimezzata"

Nel corso del convegno che si è tenuto venerdì pomeriggio nella sede della Fondazione CaRiSpe, Angelo Landi, Marzia Ratti, Loris Jacopo Bononi hanno parlato dell'anno di costituzione della Provincia della Spezia, il 1923, e di come la definizione dei confini amministrativi non abbia rispecchiato né la sua storia né le richieste della terra di Lunigiana di cui fa parte.
Il convegno, organizzato dalla Provincia all'interno delle celebrazioni della terra della luna, è stato aperto dal Presidente della Provincia Marino Fiasella, che ha ricordato come sia importante che le giovani generazioni si riapproprino della comune identità, conoscendo e riaffermando l'unità culturale della Lunigiana.
Angelo Landi ha proposto al numeroso pubblico presente una riflessione di tipo politico e amministrativo, illustrando i momenti determinanti nella formazione della Provincia, dal convegno pontremolese del 1892 fino al 23 settembre 1923, anno di costituzione della Provincia, i cui confini hanno incluso il circondario di Spezia ma non hanno dato riscontro alle richieste della terra di Lunigiana, creando di fatto una provincia dimezzata, un corpo mutilato.
Marzia Ratti ha affrontato il tema da un punto di vista culturale e urbanistico, sottolineando come la cultura sia stata un impianto forte dell'elaborazione che contribuì al progetto politico. Due i personaggi presi in esame: Ubaldo Mazzini e Ubaldo Formentini, studiosi e propugnatori della tesi della Spezia erede di Luni in terra di Lunigiana.
Infine, il professor Loris Jacopo Bononi, con la sua irruente eloquenza, ha evidenziato il ruolo di Ettore Serra, cui si deve la stampa del primo volume di versi di Ungaretti, il 'Porto sepolto', e, soprattutto, la figura eminente e troppo trascurata di Giovanni Capellini, geologo di fama nazionale e internazionale.
Sulla scia di questi e altri personaggi originari del nostro territorio e testimoni della nostra cultura, la Provincia della Spezia dovrebbe finalmente imparare a rivendicare la propria storia e riappropriarsi delle sue origini.

 
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