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COMUNICATO STAMPA - 6/04/2009

Il tavolo degli intervenuti

Pontremolese: nuovo appello al Governo

"Come gruppi consiliari del Partito Democratico della Provincia della Spezia e della Regione Liguria, abbiamo ritenuto opportuno organizzare un nuovo incontro sulla linea ferroviaria Pontremolese, ritenendo questa infrastruttura un fondamentale strumento di collegamento e distribuzione delle merci e di mobilità delle persone che connette il sistema portuale dell'alto Tirreno con i mercati del nord Europa." Questa la dichiarazione del capogruppo del PD in Consiglio provinciale Giorgio Casabianca che, insieme al consigliere regionale Moreno Veschi, ha coordinato il tavolo riunitosi la settimana scorsa in Provincia proprio per affrontare la questione della progettazione definitiva della linea pontremolese.
La necessità che il Governo riconosca questo asse come prioritario e che il Cipe deliberi per assegnare l'importo previsto per la progettazione del raddoppio della linea pontremolese sono state le questioni trattate dagli intervenuti: al tavolo erano presenti il Presidente della Provincia Marino Fiasella, l'on. Andrea Orlando, il Sindaco della Spezia Massimo Federici, il Presidente della società TI-BRE Piergino Scardigli, oltre agli Assessori regionali della Liguria, dell'Emilia Romagna e della Toscana e rappresentanti di RFI e Trenitalia.
L'appello al Governo e a tutte le forze politiche è finalizzato a sbloccare i famosi 48 milioni di euro bloccati dal Cipe e necessari per la progettazione definitiva del raddoppio dei tratti: Parma-Osteriazza, Berceto-Pontremoli (galleria di valico), Pontremoli-Chiesaccia, in modo da poter procedere poi alla realizzazione dell'opera, migliorare le prestazioni degli attuali treni merci e adeguare le potenzialità di circa il 50% della linea.
Un'ulteriore richiesta è volta a sbloccare i 135 milioni di euro deliberati dal Cipe il 6 marzo scorso per la pontremolese affinché siano utilizzati per la realizzazione della tratta Villafranca-Pontremoli, il cui costo totale si aggira sui 500 milioni di euro.
In questa logica non trovano riscontro né la chiusura, prospettata dalla ferrovie, della sede operativa di Italfer Vezzano, che fino ad oggi ha seguito i lavori della pontremolese, né il ridimensionamento della divisione Cargo nell'impianto della Spezia manifestato da Trenitalia.
Ancora attenzione alta, quindi, verso la pontremolese e richieste finalizzate alla realizzazione dell'importante infrastruttura, il cui investimento farebbe da volano per l'economia dell'intero comprensorio in un momento di grave crisi economico-finanziaria internazionale.

 
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