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COMUNICATO STAMPA - 20/11/2008

Foto di gruppo - incontro con SEM TERRA

La Provincia ospita l'incontro con Alex Kawakami, coordinatore del Movimento Sem Terra brasiliano

Questo pomeriggio nella Sala Giunta della Provincia il Presidente Marino Fiasella, gli Assessori provinciali Federico Barli e Elio Cambi, Jacopo Tartarini (Presidente Provinciale Arci), Chiara Franciosi (Coordinatrice Progetto Sem Terra Arci), Antonio Maspoli (Acel- Agenzia di Cooperazione con gli Enti Locali) e Luca Natale (Parco Nazionale 5 Terre) hanno incontrato Alex Y. Kawakami, Coordinatore Settore produzione, cooperazione e ambiente del Movimento Sem Terra.
Il Movimento Sem terra è un movimento sociale molto diffuso in Brasile e molto strutturato, e proprio a queste due caratteristiche deve la sua importanza e la sua capacità di incidere sulle dinamiche economiche e sociali del Paese. E' un Movimento di contadini che occupano le terre abbandonate dei latifondisti, dando vita a nuovi villaggi che chiamano "assientamenti".
L'idea del progetto nasce nel maggio del 2005 nel corso del convegno lericino "Globalizzazione dei Diritti: il Cammino del Movimento dei Sem Terra". In tale occasione Evelaine Martinez, esponente nazionale del Movimento Sem Terra, avendo indicato come bisogni prioritari, in primo luogo la formazione dei contadini nell'applicazione di tecniche ecologiche innovative nella coltivazione dei terreni, poi la formazione degli esponenti del MST per la gestione delle cooperative agricole che sorgono a seguito delle occupazioni, si è mostrata molto interessata all'esperienza che le è stata presentata della cooperative della Val di Vara.
In questo contesto la Provincia della Spezia, il Comune di Lerici, Arci Liguria e Arci La Spezia, in collaborazione con Arcs, hanno deciso di avviare un progetto di cooperazione che partisse dalle richieste del Movimento. Elaborato quindi il progetto e ottenuto il finanziamento dalla Regione Liguria alla fine del 2007, già da Gennaio 2008, sono iniziate le attività di cooperazione. L'idea di cooperazione che ha mosso e permeato il progetto è quella di una cooperazione non "calata dall'alto", ma che fosse risposta ad una reale e locale esigenza che in altro modo sarebbe difficilmente soddisfatta. D'altro canto, poiché il Brasile è da tempo interessato alle tecniche biologiche di lavorazione della terra, un incontro tra le due culture avrebbe sicuramente portato nuove conoscenze anche agli agricoltori della Val di Vara e i processi di reciproco scambio si sarebbero facilmente mantenuti in una stabile relazione di collaborazione che avesse come fine lo sviluppo di una progettazione congiunta negli anni successivi.
L'MST si batte da anni affinché il metodo di produzione agro ecologico diventi predominante nei suoi assientamenti; il problema è che anche se i prodotti sono di elevata qualità, rimane ancora difficile ottenere un congruo profitto per una simile produzione.
Il contributo fornito dagli agricoltori della Val di Vara è stato prevalentemente di aiuto per la comprensione delle dinamiche economiche che sottendono le scelte dell'agroecologia e del sistema cooperativo. Non è facile confrontarsi col diverso approccio che ha l'Occidente nei confronti dell'agricoltura: per gli agricoltori liguri produzione bio è sinonimo oltre che di qualità anche di possibilità di definire una nicchia di mercato che consenta a questo tipo di agricoltura di sopravvivere.
"I risultati finora raggiunti dai progetti di cooperazione sostenuti dalla Provincia della Spezia - ha dichiarato il Presidente Fiasella - intendono essere testimonianza di una modalità di fare cooperazione, cioè esempio concreto e possibile di come costruire nuove modalità d'interazione tra enti locali italiani e Paesi terzi. L'attività sviluppata vuole essere, infatti, segno di una volontà politica volta verso una cooperazione decentrata più attenta a intessere relazioni di lungo periodo e a più ampio respiro, capace di far leva sui bisogni reali dei cittadini e, perciò, di coinvolgere, in maniera integrata i settori più vasti della società civile, del mondo produttivo, della cultura e della ricerca così da favorire il reciproco sviluppo e la mutua conoscenza tra territori. Questa è la premessa necessaria per capire quale sia lo spirito e la metodologia che ha animato l'adesione da parte dell'Amministrazione a sostenere il progetto proposto da Arci La Spezia che vede il coinvolgimento diretto di un movimento importante per il Brasile, quale il Movimento Sem Terra".
"Certo non è stato un percorso semplice - ha proseguito Jacopo Tartarini - ma possiamo dirci soddisfatti di come siamo già arrivati alla fase conclusiva di questo piccolo, ma importante progetto di scambio e di relazione tra due realtà contadine così distanti ma con molti aspetti in comune. Speriamo che anche la seconda fase, quella che prevede una sperimentazione vera e propria in uno degli accampamenti del MST di colture ecologiche possa essere finanziata e dar seguito a questo processo".
"Con questo progetto - ha sottolineato Alex Y. Kawakami - è stato possibile mettere in contatto due aspetti molto diversi tra loro: l'aspetto legato alla agricoltura biologica e l'aspetto legato al sistema cooperativo. Tali aspetti rappresentano per il Movimento una grande scommessa per il futuro dal momento che se fossero realmente sviluppati e implementati, sarebbero una reale alternativa al modello agricolo brasiliano. E' la dimostrazione di come sia possibile organizzare la produzione agricola in modo differente e maggiormente rispettoso dell'ambiente, del territorio e delle persone"

 
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