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Approvata un'integrazione alla normativa del Piano di Bacino Ambito 18 - Ghiararo: si tratta dell'inserimento del punto e) all'art. 16, comma 2.

Immagine di abitazioni a Castagnola

Il Consiglio Provinciale ha approvato, nella seduta del 22 marzo scorso, a voti unanimi, l'integrazione all'articolo 16 della normativa di Piano di bacino, inserendo un comma specifico sugli interventi di riduzione del rischio che gli abitanti di Castagnola potranno eseguire sulle loro abitazioni.
Come si sa l'area di Castagnola è un'antica e nota frana attiva (circa 5 Kmq di superficie), densamente abitata (circa la metà dei residenti del Comune di Framura), che manifesta movimenti discontinui, ma talvolta anche rilevanti e variabili da zona a zona. Per valutare adeguatamente il grado di pericolosità della frana, la Provincia aveva ottenuto un finanziamento dalla Regione finalizzato a verificarne l'entità e la velocità degli spostamenti attraverso la tecnica dell'interferometria radar satellitare. Si tratta di una tecnica sperimentata in numerose analoghe situazioni sia nel mondo che in Italia, basti pensare alla famosa frana di Ancona (dove, però, è stata applicata solo dopo l'evento disastroso), che analizza e confronta le fotografie del territorio che i satelliti europei SAR 1 e SAR 2 hanno scattato, sorvolandolo ogni 38 giorni, negli ultimi quindici anni. Lo studio è stato eseguito dal gruppo del Prof. Nicola Casagli del Dipartimento di Scienze della Terra del''Università di Firenze, lo stesso che sta studiando e monitorando la frana di Stromboli che alcuni mesi fa ha provocato il modesto tsunami nel Mediterraneo.
I risultati di questo studio sono stati estremamente dettagliati, tanto da evidenziare come e quanto il territorio si è mosso fra il 1991 ed il 2002, ed indicare il reale grado di pericolo corso dalla popolazione. Sulla base di questi risultati è stato definito assieme al Comune di Framura un percorso progettuale, condiviso anche dalla Regione Liguria, il cui primo obbiettivo è stato quello di predisporre una normativa specifica per quell'area, che consentisse tutta una serie di interventi sul patrimonio edilizio esistente, tali da migliorarne la sicurezza. E questo è condensato proprio nella nuova norma approvata dal Consiglio Provinciale (su proposta dell'Assessore Traversone) ad integrazione della normativa di Piano.
I prossimi obbiettivi saranno quelli di realizzare un sistema di monitoraggio convenzionale dell'area più densamente abitata, in modo da tenere sotto controllo il fenomeno, anche in ottica di protezione civile

 
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