1. Vai ai contenuti
  2. Vai al menu principale
  3. Vai al menu di sezione
  4. Vai al footer
Contenuto della pagina

Diritti dei cittadini: la Commissione lancia una consultazione pubblica senza precedenti per definire con i cittadini l'agenda futura

 

Il 9 maggio è la Festa dell'Europa e per i cittadini europei non sarà solo una giornata di celebrazioni. La Commissione europea sta infatti per lanciare la più grande consultazione pubblica sui diritti dei cittadini mai condotta nell'Unione per definire l'agenda politica dei prossimi anni e delineare il futuro dell'Europa. La consultazione durerà quattro mesi, dal 9 maggio al 9 settembre, e darà l'occasione ai cittadini europei di dire quali sono gli ostacoli che impediscono l'esercizio della cittadinanza dell'Unione, ad esempio quando viaggiano in Europa, quando votano o si candidano alle elezioni o ancora quando fanno acquisti online. La consultazione prelude alla proclamazione del 2013 "Anno europeo dei cittadini" (IP/11/959). La Commissione si avvarrà dei risultati della consultazione per definire l'agenda politica e elaborare la relazione sulla cittadinanza europea del 2013, che verrà presentata esattamente tra un anno, il 9 maggio 2013.

"Sono passati vent'anni da quando la cittadinanza europea ha visto la luce nella cittadina di frontiera di Maastricht e spetta a noi oggi ridare vitalità al progetto europeo, con l'aiuto diretto dei cittadini di tutta l'Unione" ha affermato Viviane Reding, vicepresidente e prima Commissaria europea responsabile della cittadinanza UE. "L'Unione europea esiste grazie ai suoi cittadini ed è al loro servizio. I cittadini si aspettano risultati concreti dall'Europa ed è quello che facciamo riducendo le tariffe roaming, tutelando meglio i diritti delle vittime di reati o ancora rendendo più facili gli acquisti online. Per continuare a fare la nostra parte e a farla nel modo migliore vogliamo sapere cosa ne pensano i diretti interessati ed è per questo che chiedo a tutti di dedicare qualche minuto per far sentire la loro voce: si tratta dei loro diritti e del loro futuro."

La prima relazione sulla cittadinanza europea, adottata dalla Commissione nel 2010, individua 25 interventi concreti per risolvere i problemi che ostacolano l'esercizio dei diritti dei cittadini europei, un programma di lavoro cui la Commissione ha dato sistematicamente seguito:

· migliorando la tutela dei diritti di circa 75 milioni di persone vittime di reati in tutta l'Unione (IP/11/585);

· riducendo le pratiche per l'immatricolazione dei veicoli in un altro Stato membro a vantaggio di 3,5 milioni di persone ogni anno e con un abbattimento totale dei costi di 1,5 miliardi di euro (IP/12/349);

· eliminando le spese extra per l'uso della carta di credito e i riquadri già contrassegnati per gli acquisti online (MEMO/11/675);

· tutelando meglio il diritto a un processo equo per tutti i cittadini dell'Unione, che interessa circa 8 milioni di procedimenti l'anno (IP/12/430, IP/10/1305);

· chiarendo i diritti di proprietà per 16 milioni di coppie internazionali nell'UE (IP/11/320).

Per seguire i progressi finora realizzati:

Sussistono comunque ancora ostacoli all'esercizio della cittadinanza europea e la Commissione si mette all'ascolto dei cittadini per conoscere i problemi che questi incontrano quando circolano nell'Unione per motivi di lavoro, studio o vacanza, o quando esercitano i loro diritti elettorali e di consumatori. La Commissione vuole inoltre sapere come i cittadini immaginano l'Unione europea del 2020.

Nei prossimi quattro mesi (dal 9 maggio al 9 settembre 2012), sarà possibile partecipare alla consultazione rispondendo ad un breve questionario online: http://ec.europa.eu/your-rights-your-future.

 

Contesto

 

La cittadinanza europea - che integra e non sostituisce quella nazionale - conferisce a tutti i cittadini dei 27 Stati membri dell'Unione una serie di diritti in più. Il cittadino dell'Unione ha il diritto di votare e candidarsi alle elezioni amministrative e europee nello Stato membro UE in cui risiede, gode della tutela consolare delle autorità di un qualsiasi Stato membro se il suo non è rappresentato all'estero, può presentare una petizione al Parlamento europeo, rivolgersi al Mediatore europeo e, dal 2012, partecipare ad un'iniziativa dei cittadini europei.

La libertà di movimento è il più apprezzato tra i diritti derivanti dalla cittadinanza europea (vedi comunicato stampa Eurobarometro n. 14/2011). Ogni anno i cittadini europei compiono infatti più di un miliardo di spostamenti nell'Unione e sono sempre più numerosi quelli che esercitano il diritto di vivere in uno Stato membro UE diverso dal proprio: da 11,9 milioni nel 2009, i cittadini che vivono in uno Stato dell'Unione diverso da quello di origine sono passati a 12,3 milioni nel 2010 (statistiche STAT/11/105). Questi dati sono ancor più significativi se si tiene conto dei cittadini UE che circolano liberamente all'interno dell'Unione per brevi periodi di tempo. Quanto agli acquisti online, si contano circa 40 milioni di cittadini che comprano via internet in Stati membri diversi dal proprio.

La relazione 2010 sulla cittadinanza dell'Unione (vedi IP/10/1390 e MEMO/10/525) individua 25 interventi concreti per eliminare gli ostacoli che ancora intralciano la libera circolazione dei cittadini europei all'interno dell'Unione, ad esempio con campagne di sensibilizzazione sullo status di cittadino europeo, sui relativi diritti e sulle implicazioni nella vita di tutti i giorni. La relazione propone infatti di proclamare il 2013 "Anno europeo dei cittadini" e di organizzare eventi mirati sulla cittadinanza dell'Unione e sulle politiche per i cittadini.

La seconda relazione sulla cittadinanza dell'Unione, che la Commissione pubblicherà nel 2013 - Anno europeo dei cittadini - sarà un piano d'azione inteso ad eliminare i rimanenti ostacoli che impediscono ai cittadini dell'Unione di godere pienamente dei propri diritti.

Per ulteriori informazioni

Homepage di Viviane Reding, Vicepresidente e Commissaria europea per la Giustizia:

Sito della consultazione pubblica:

Sulla cittadinanza dell'UE:

Sala stampa online della direzione generale della Giustizia:

 

Contacts :

Mina Andreeva (+32 2 299 13 82)

Natasha Bertaud (+32 2 296 74 56)

 
Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO