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Monitoraggio frane

STRA'

Nel corso dell'anno 2001 l'area Difesa del suolo della Provincia della Spezia è stata messa al corrente che nell'areale di Marinasco e Strà (Comune della Spezia) si manifestavano molteplici episodi di dissesto in concomitanza dei lavori per la costruenda variante Aurelia per conto dell'ANAS.

Per i compiti istituzionali, derivanti dal trasferimento delle competenze regionali relative all'art.1 della L.64/1974, l'ufficio ha provveduto a svolgere una serie di accertamenti relativi alla documentazione di natura Geologica e Geotecnica a corredo della progettazione della variante Aurelia e contemporaneamente, in funzione dei compiti inerenti aspetti di Protezione Civile, si è provveduto a stipulare due convenzioni con il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa (DST) per lo studio geologico e geomorfologico e il monitoraggio dell'area di che trattasi, allo scopo di verificare la stabilità generale del versante e dell'abitato oltre ad accertare l'eventuale pericolosità.

Studio geologico - strutturale, geomorfologico e litologico - tecnico

Lo studio ha definito l'assetto geologico - strutturale e geomorfologico dell' area. Si sono distinte rocce e depositi affioranti in unità litostratigrafie o litotecniche omogenee; depositi sciolti, forme e processi connessi con l'instabilità dei versanti, per cause naturali o antropiche (come corpi di frana, scarpate, erosioni in atto, ecc.), nonché le manifestazioni superficiali dei dissesti stessi (lesioni, modificazioni dell'assetto plano - altimetrico dei manufatti, stato della vegetazione, ecc.) e le eventuali opere di bonifica o regimazione esistenti. Il rilevamento è stato esteso all'intero versante, per comprendere eventuali relazioni tra i caratteri geologici e i movimenti franosi; ciò ha permesso anche di definire meglio i rapporti tra l'assetto geologico - strutturale e i processi morfogenetici in atto. Il versante è stato rilevato a scala di grande dettaglio, in modo da cartografare con adeguata precisione, gli elementi geologico - strutturali e geomorfologici prima ricordati.

Per una migliore definizione dei corpi detritici e di alcune superfici profonde di scorrimento, si è stipulata un'ulteriore convenzione con il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Chieti per l'esecuzione di una campagna geofisica con indagini sismiche a riflessione e a rifrazione in onde P ed S.

Monitoraggio

Iniziato nei primi mesi del 2002 (staz.ni 3, 4 e 5) è attualmente basato su sei stazioni con le seguenti caratteristiche:
 

  • Stazione 3 monitor batteria, termometro, pluviometro, piezometro, estensimetro superficiale;
  • Stazione 4 monitor batteria, piezometro, estensimetro superficiale, deformometri profondi;
  • Stazione 5 monitor batteria, estensimetro superficiale, deformometri profondi;
  • Stazione 6 monitor batteria, termometro, pluviometro, deformazioni superficiali su manufatti;
  • Stazione 7 monitor batteria, deformazioni superficiali su manufatti, estensimetro superficiale;
  • Stazione 8 monitor batteria, deformazioni superficiali su manufatti;

Il monitoraggio riguarda il controllo sia di deformazioni superficiali nel terreno sia di lesioni sui manufatti.

Contemporaneamente il DST provvede alla lettura periodica di inclinometri inseriti nei sondaggi seguenti, ritenuti più significativi:

I3 S17; I4 S18; I5 Sf4; I7 S3; I8 Sp1; I1 Ss1; IF Ss6; IPr1; IPr2; IPr3.

Per maggiori informazioni e per la visione diretta dei dati delle stazioni si può accedere al sito del DST: www.dst.unipi.it alla voce: Monitoraggio di fenomeni naturali.

In considerazione della situazione di allarme venutasi a creare, il Prefetto della Spezia fu nominato commissario prefettizio per il superamento della fase di emergenza (ordinanza n°3223/2002 del Ministero degli interni) riuscendo ad ottenere fondi per due primi lotti di lavori di consolidamento.

Il controllo del versante attuato dalla Provincia è stato quindi utilizzato e integrato allo scopo di contribuire alla verifica degli effetti conseguenti gli interventi di consolidamento. Al riguardo si è predisposto anche un monitoraggio con sensori interferometrici radar ad apertura sintetica con piattaforma basata a terra, in località Torracca, di fronte al sito di interesse, eseguito con la tecnologia GBInSAR LiSA dalla LiSALab srl.

Manufatto a protezione della strumentazione e vista dell'area sottoposta a monitoraggio
Manufatto a protezione della strumentazione e vista dell'area sottoposta a monitoraggio

Il progetto coordinato dal commissario prefettizio prevede, limitatamente all'area di Strà, la sistemazione idraulica superficiale relativamente allo smaltimento delle acque reflue bianche e nere e l'esecuzione di interventi di consolidamento superficiali (strutture di contenimento in calcestruzzo ancorate su micropali disposti a "quinconce" e tirantate) e profondi (pozzi a grosso diametro con funzione statica, disposti ad arco).

A completamento di quanto sopra indicato si è deciso di controllare le eventuali vibrazioni indotte sugli edifici dai lavori per la stabilizzazione del versante. In prossimità della stazione di monitoraggio n° 4 il DST ha allestito un sistema per il controllo dell'evoluzione delle fratture su alcuni edifici di Strà e la misura delle eventuali vibrazioni grazie ad alcuni geofoni opportunamente predisposti (vedi planimetria). Le misurazioni sono cominciate in Aprile a lavori di scavo non iniziati. Ad Ottobre la perforazione in atto per lo scavo dei pozzi genera vibrazioni le cui ampiezze sono inferiori a quelle presenti in prossimità degli edifici del nucleo di Strà originate dal traffico veicolare.

 
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